Gennaio 2015
ALIMINUSA un piccolo centro dell’area palermitana, caratterizzato da una perenne carenza di acqua (il nome Aliminusa deriva dell’arabo Armish che significa “valle senz’acqua”) ed una continua siccità, per una giornata è diventata protagonista dell’olivicoltura siciliana.
La posizione ed il clima sono ideali per la coltivazione dell'olivo. Le cultivar più diffuse e caratteristiche di questo territorio sono Biancolilla e Ogliarola Messinese che danno origine ad una produzione limitata, ma di particolare pregio.
“La giornata informativa sulla potatura dell’0livo per la produzione dell’olio” è stata organizzata dal frantoio Gullo che da sempre si distingue per le modalità di trasformazione delle olive (il frantoio è un angolo dove pulizia ed ordine sono la componente dominante) e per la costante attività di divulgazione della cultura dell’olio extravergine con iniziative tese sia a far conoscere le caratteristiche sensoriali e salutistiche dell’olio prodotto in queste zone, sia ad aumentare le competenze degli attori della filiera dell’olio.
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Quest’anno l’attenzione dei fratelli Gullo è stata rivolta alla potatura dell’olivo, una pratica agronomica fondamentale per equilibrare le componenti dell’albero (legno, foglie, fiori) al fine di renderlo resistente alle fitopatologie per dare abbondanti frutti ricchi in olio di qualità eccellente, ne più ne meno come la composizione musicale (estratto per violino della Primavera di Vivaldi) che ha aperto i lavori dell’evento.
L’argomento della giornata informativa è stato ampiamente trattato da esperti del settore e responsabili della Regione Sicilia. Anche la nostra Presidente, invitata a partecipare, ha portato l’esperienza dell’UMAO (Unione Mediterranea Assaggiatori Olio) che da anni organizza corsi di potatura apprezzati da tutti i partecipanti siano essi proprietari di poche piante, o giovani che vedono in quest’attività una opportunità di lavoro. Ed ha lasciato agli esperti la trattazione delle esigenze dell’olivo e delle innovative tecniche di potatura pur nella tradizione della coltivazione dell’olivo in Sicilia.
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Durante il Convegno tutti i relatori sono stati concordi nel riconoscere il ruolo fondamentale dell’olivo sia come elemento caratterizzante il paesaggio, sia come tutela ambientale, basti considerare l’effetto positivo sul dissesto idrogeologico, l’azione che come albero sempre verde opera nell’assorbire l’anidride carbonica in quantità maggiore di quella che emette per la sua coltivazione, senza dimenticare gli effetti benefici dei suoi prodotti: olio e olive, il cui consumo quotidiano apprezzato da moltissimi consumatori. è ormai sinonimo di benessere e ricchezza gastronomica.
In conclusione una giornata all’insegna della ricerca dell’armonia della e nella natura, dell’equilibrio dell’olivo, tra chioma, rami e radici, accompagnata dall’armonia delle note musicali che i maestri Alfano e Cusumano hanno interpretato magistralmente con i loro violini.
Un clima quasi primaverile, il sole, l’azzurro del cielo ed il colore verde argento degli olivi hanno reso l’evento ancora più emozionante.
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