E' quanto viene ripetuto più volte, quando si parla di uomini ed olivi; ed in effetti l'importanza e la sacralità dell'olivo e dei suoi prodotti è considerata e riportata da tecnici, scrittori e poeti nel corso dei millenni, tanto che quest'albero secondo il mito ha avuto origine come dono divino.
Facendo un rapido excursus storico si è passati dalla condanna all'esilio o addirittura alla morte per chi abbatteva o danneggiava un albero di olivo, secondo la legge ateniese, al premio per chi piantasse olivi nel '400, fino alle attuali normative europee che non danno più integrazioni economiche per la produzione, ma solo a chi ha prodotto negli ultimi anni e mantiene il suo oliveto in ordine e ben coltivato.
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Tutto questo a significare l'importanza paesaggistica ed ambientale che tutti riconoscono all'olivo, ma queste sono belle parole e considerazioni cartacee, perché nella realtà abbiamo potuto constatare che questi aspetti sono spesso non rispettati e addirittura negati.
E' il caso dell'albero più grande d'Europa, il “Livone” – olivo millenario che si trova, non in un posto isolato e sconosciuto, ma a pochi chilometri da Roma, in località Canneto in provincia di Rieti. L'albero maestoso e grandioso, è ancora in produzione e fornisce un olio che potrebbe essere di estrema valenza scientifica.
Purtroppo durante diverse visite effettuate con ospiti di riguardo o con semplici curiosi è stato evidenziato uno stato di sofferenza e di abbandono che, per chi come noi ha fatto della salvaguardia e della diffusione della cultura dell'olivo la sua bandiera, è molto difficile da accettare.
Il passo successivo allo stupore per le condizioni in cui si trova l'olivo è stato quello di impegnarsi a trovare modi e risorse economiche per la tutela dello stesso.
L'idea progettuale più immediata e realistica è quella di “adottare” il Livone, ed attraverso il lancio di una sottoscrizione presso enti, e semplici cittadini, associati e non, trovare le risorse necessarie per la cura della pianta (potatura, raccolta) e per la pulizia e sistemazione della zona circostante.
E' per tale motivo che chiunque si senta toccato da questo progetto per la tutela del “gigante” sabino, testimone delle nostre radici, e voglia partecipare all'iniziativa, può dare la propria adesione e sostegno contattando l'indirizzo email messo a disposizione per l'olivone.
olivone@umaoroma.it
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